ARTICOLO - PROFETICO



E' TEMPO DI RESTAURAZIONE
Messaggio di Rick Joyner
Conferenza di Wintherthur – 31/10-02/11/2003

Stamattina é stato un tempo speciale d'adorazione. Io apprezzo molto l'adorazione. Non la capisco completamente, però la percepisco. Oggi è uno dei giorni speciali del Signore. Siamo più vicini di prima al Signore. Possiamo vederlo e conoscerlo come non ci é mai successo prima. C'è veramente una porta aperta e una voce che dice: “Vieni, sali su”.

Una delle cose che il Signore mi ha mostrato, mentre pregavo per la Svizzera, erano tante cime di montagne. Sopra c'erano delle luci dorate che risplendevano ed era una cosa meravigliosa da vedere.

Io non credo che Lui intenda realmente le montagne fisiche, ma piuttosto è un'immagine per dire: “Cerca di salire più in alto che puoi, per raggiungere il Signore”.   Credo che qui stamattina ci siano molti che desiderano ardentemente andare più vicino possibile al Signore e conoscerlo più profondamente. Queste persone vedranno la gloria del Signore, la Sua luce e poi potranno anche continuare a salire perché il Signore ci vuole incoraggiare a salire più in alto possibile.

Ci sono un paio d'altre cose che voglio condividere in seguito, ma credo che ogni singolo giorno noi dovremmo decidere risolutamente di non andare a dormire, se non siamo più vicini al Signore.

Una delle grandi prove che il Signore ha dato ad Israele, quando era nel deserto, é stata una delle prime prove date al Suo popolo. Nella Bibbia é scritto che il Signore mette il giusto alla prova ed il test della manna è una verifica importante anche per noi.

C'è scritto: “Egli ha dato loro la manna dal cielo per provarli, per vedere se avrebbero seguito le Sue vie” e magari vi chiedete come può la manna essere una prova. In Esodo 16:4 è scritto: ‘Allora il Signore disse a Mosè: “ Ecco Io farò piovere il pane dal cielo per voi, il popolo uscirà e ne raccoglierà ogni giorno il necessario per la giornata”'. Dio, così, voleva sapere se il Suo popolo avrebbe mantenuto la Parola di Dio; questa è una prova anche per noi, perché Lui vuole vedere se noi manteniamo la Sua Parola o no.

1° Corinzi afferma che tutto quello che è scritto nella Bibbia, tutto ciò che è avvenuto, c'è stato tramandato affinché noi imparassimo. Questi eventi volevano mostrare come Dio agiva per attirare il Suo popolo più vicino e uno dei grandi test del Signore é quello di vedere se giornalmente andremo a cogliere la manna fresca.

C'è scritto che Lui mandò la manna dal cielo
per vedere se loro avrebbero seguito le Sue vie.

Io credo che per noi valga la stessa cosa e se noi non raccogliessimo ogni giorno la manna fresca, non potremo rimanere sulle Sue vie, perché spenderemmo i giorni con passatempi frivoli e i nostri pensieri devieranno.

Se noi facciamo tutte le mattine come gl'Israeliti, se ogni giorno prima di qualsiasi cosa ci nutriamo di manna fresca e cerchiamo il Signore per una nuova rivelazione, potremo vedere che tutto il giorno saremo presi dalla Sua presenza, sperimenteremo che i nostri pensieri saranno prigionieri del Signore e che in tutta la creazione non c'è niente di più interessante e più affascinante di Dio stesso... E se lo cerchiamo, lo troveremo.

Se nella nostra vita la cosa più importante fosse di avvicinarci di più a Dio, allora sarebbe evidente andare a cercare tutte le mattine qualcosa di fresco da Lui. Saremo dipendenti dalla Sua Parola così come un drogato é dipendente dalla prossima dose e se ogni giorno noi abbiamo questa ricerca, avremo anche nuova forza da Lui.

In Deuteronomio 8:16-17 è scritto: "Dio ti ha nutrito nel deserto con la manna per sapere cosa c'era nel tuo cuore, per provarti e per farti alla fine del bene”.

Come deve essere la raccolta della manna fresca?

Il fatto é che noi dobbiamo essere umili
e riconoscere che non ce la faremo senza la Sua manna.

Dobbiamo avere quel cibo, il nutrimento dal cielo.

Dio ha affermato che dà la Sua grazia agli umili, ma resiste ai superbi e così se noi cerchiamo le Sue vie, dobbiamo imparare ad umiliarci.

Questo percorso d'umiliazione diventa una benedizione, ma ogni giorno dobbiamo avere pane fresco dal cielo e se voi cercate di tenerlo per il giorno successivo, si guasterà.

Avete sicuramente già visto una panetteria e sarete d'accordo con me nel riconoscere che non c'é niente di più profumato del pane fresco; nello stesso modo dovremmo poter riconoscere il profumo dolce del Signore e accorgerci quando qualcuno si nutre di manna fresca tutti i giorni. C'è qualcosa di dolce, c'è un aroma che emana questa persona, ed è qualche cosa che affascina e attira.

Ho degli amici speciali e insieme stabiliamo una specie di competizione santa. C'impegniamo in una gara ed ogni volta che c'incontriamo, io voglio essere il più vicino al Signore fra tutti noi. Percepisco subito quelli che sono più vicini al Signore perché è evidente l'aroma dolce che fluisce dalla loro vita. Facciamo, dunque, questa gara santa gli uni con gli altri.

Possa la chiesa svizzera, tedesca e austriaca (anche quella italiana – aggiunta del revisore) fare a gara per dire: “Noi vogliamo avvicinarci di più al Signore di quanto lo sono gli americani”.

Noi faremo la stessa cosa. Noi diremo: “No, noi saremo più vicini al Signore di quanto lo siete voi”.

Non c'é scritto da qualche parte di provocarci a fare le buone opere e di incoraggiarci? Io voglio essere più vicino al Signore di quanto lo sono gli altri. Una cosa interessante è che fino la sera prima della crocifissione di Gesù, c'era una gara, un litigio tra i discepoli che dicevano: “Io sono più importante per il Signore”.

E' una realtà e forse non ce ne rendiamo conto, ma il Signore non li ha mai sgridati per questo, anzi chi sembrava essere il più presuntuoso, è quello che ha ricevuto in seguito le chiavi del Regno.

L'atteggiamento, che a volte, ci sembra come di presunzione, invece é passione per il Signore e quello che a noi sembra umiltà, invece é falso orgoglio: l'orgoglio della falsa umiltà.

Io credo che dobbiamo gareggiare per questa santa competizione. Siamo tutti membri di un solo corpo e dobbiamo provocarci e sfidarci a vicenda. Qualcuno di voi entrerà in questa competizione. Non c'è alcuna parola che afferma che tu non puoi essere così vicino al Signore come lo era Daniele, l'apostolo Giovanni o altri perché la cortina del Tempio è stata strappata. Una delle profonde verità che Paul Cain ha espresso è che noi siamo così vicini al Signore come lo vogliamo. Ognuno di noi é così vicino al Signore come lo vuole essere e quando noi lo cerchiamo, lo troviamo. Questo è un insegnamento biblico. Possiamo essere vicino al Signore come qualsiasi persona della storia. Non avete bisogno di uno studio teologico, ma avete bisogno d'amore per il Signore.

Credo che in questa riunione ci sia l'amore per il Signore e che molti di voi saliranno sulle montagne e non si lasceranno fermare da quello che pensano gli altri, ciò che li spinge nella loro vita è il pensiero di Dio e vorrebbero che il Signore li consideri più di quanto li considerino le persone.

Spero che abbiate compreso cosa è il cuore della restaurazione.

Io credo che dobbiamo guardare in ogni situazione, fallimento, problema, per vedere dov'è la condizione favorevole per la restaurazione, invece di abbandonare quelli che hanno problemi o che commettono errori, ma cogliere l'opportunità e dire: “Come lo posso restaurare?”.

Restaurare ci dà edifici come il tempio e sono cose considerevoli, ma la cosa più importante agli occhi di Dio è restaurare le persone.

Ieri sera ho spiegato che

il secondo tempio, che aveva maggiore gloria,
era stato edificato con le pietre della rovina del primo tempio e anche Gesù scelse come apostoli, persone che avevano avuto dei fallimenti.

Erano persone che avevano vissuto delle situazioni e delle cose ingiuste e Lui li aveva chiamati per diventare i capi della Sua chiesa. Tutti gli apostoli commisero errori fino il giorno della crocifissione e perfino dopo quando erano apostoli da diverso tempo, fallirono.

Sono convinto che ciò che piaceva a Dio era la loro fede, la fiducia in Dio e non hanno permesso che il loro fallimento li fermasse perché hanno continuato ad avere fiducia in Dio anziché in loro stessi.

Ogni fallimento era servito perché la loro fiducia in sé diminuisse e aumentasse la fiducia in Dio e così sono diventate le persone più influenti, assolutamente non idonee per trasformare il mondo. C'era una sola persona perfetta! Considerando questo, notiamo che nel giorno della Pentecoste gli apostoli mentre proclamavano la Gloria di Dio e la Parola di Dio, la gente li guardava domandandosi: “Queste persone non sono quelle che hanno appena rinnegato Gesù e lo hanno abbandonato quando ne aveva più bisogno?” Se la gente avesse guardato loro, non avrebbe di certo edificato la propria fede. Dovevano guardare oltre la loro umanità, verso chi rappresentavano.

Uno dei nostri grandi errori è mettere la fiducia in persone, invece di porla in Dio. Non credo che ci sia un essere umano su tutta la terra che sia infallibile, ma se noi mettiamo la nostra fede in Dio, anziché nelle persone, non saremo mai delusi. Questa è per me la fede più ricca, quando possiamo guardare oltre le persone, guardando Dio e così noi vediamo che ogni considerevole uomo di Dio ha commesso errori grossolani e alcuni dei più illustri hanno commesso alcuni degli errori più rilevanti.

Se tu hai paura di commettere errori allora non andrai lontano, ma quello che dobbiamo fare è togliere lo sguardo da noi stessi e guardare Lui.

Questa era la sfida che Dio ha lanciato a Mosé quando lo ha chiamato. Mosé, credendo d'essere molto umile, affermò: “No, io non sono degno di questa chiamata” e noi pensiamo: “Oh, com'era umile!”. Il Signore non lo ha apprezzato, anzi c'è scritto che l'ira di Dio s'infiammò contro di lui e questa è una falsa umiltà e un grande orgoglio.

Quello che Mosè, in effetti, stava dicendo era che la sua inadeguatezza era più grande della potenza di Dio , ma Dio gli disse: “Sai, Mosé non si tratta di te, si tratta di Me . Io posso usare le cose pazze del mondo”, e guardando Paolo sembra proprio così.

Dio preferisce le cose pazze di questo mondo. Non sarà dunque mai la nostra sapienza o grandezza o intelligenza che ci qualificherà, perché allora metteremmo la fede in noi invece di metterla nel Signore. Dobbiamo sempre guardare oltre e dire: “Io sono debole e non ho facoltà, ma Dio è più forte, Dio é più grande”. Lui potrà anche rialzarci quando noi cadremo, anzi lo potrà persino utilizzare per farne sorgere del bene.

Molti hanno detto a Mosè: “ Che cos'hai nella tua mano?” Era come se Dio avesse detto: “Sai, Io posso addirittura usare un bastone.” Dio gli ha detto: “Prendi questo bastone e gettalo per terra” e sul terreno si è trasformato in serpente. Questo rappresentava la sua chiamata. Molti fanno come Mosé, dicono: “Io non sono qualificato per questa chiamata”. Quando la getti per terra, si trasformerà in serpente che ti scaccerà fino a che tu la afferrerai di nuovo.

Paolo dice: “Guai a me se non evangelizzo”. Se noi non abbiamo un'opzione, non abbiamo scelta. Le conseguenze saranno terribili se rifiutiamo la chiamata di Dio.

Credo che il posto più sicuro dove noi possiamo essere,
é nel rischio della fede!

Dobbiamo disporci ad uscire dalle nostre zone di sicurezza e vivere una vita dipendente da Dio e quando Dio non ce la fa(!?!) allora veramente facciamo una figura di falliti, ma non si tratta di noi, ma del Signore. E' scritto che Gesù stesso non aveva una buona reputazione.

Una delle cose che c'impedisce di fare la volontà di Dio è che ci preoccupiamo della nostra reputazione e diciamo: “Io non voglio fare errori, non voglio ferire qualcuno nella sua fede”. Se tu puoi ferire la fede di qualcuno, ciò significa che quella persona non ha posto la fede dalla parte giusta. Quello che noi intendiamo e che non esprimiamo è che non vogliamo fare brutte figure. Non vogliamo correre il rischio di fare brutte figure davanti alle persone e, dal momento che conserviamo questa mentalità, il Signore potrà fare pochissimo e sarà limitato nella Sua azione nei nostri confronti.

Ognuno di noi ha una chiamata, un ministero. Ho formulato la stessa domanda, in molte conferenze e in diversi seminari e la rivolgo anche a voi che mi ascoltate. Chi di voi conosce quale chiamata o ministero Dio gli ha dato? Normalmente quando io pongo questa domanda ci sono il 5-10% di persone che sanno qual'è la loro funzione. Come agiresti e lavoreresti se il tuo corpo non sapesse cosa fare, come potresti vivere se soltanto il 5-10% del tuo corpo funzionasse?

Persino quelli che conoscono la loro vocazione solo una piccola parte di loro, camminano nella propria chiamata.   In Efesini 4 è scritto che Dio ha preparato questi ministeri per edificare il corpo di Cristo. L'opera principale dei ministeri non è semplicemente quello di compiere i ministeri, ma di edificare il corpo del Signore.   Credo che addirittura in molti casi il nostro concetto di edificare sia superficiale perché pensiamo sia solo insegnare, ma voglio accennarvi di quando sono entrato nell'esercito.

Quando sono entrato nell'esercito, c'erano quattro fasi nella formazione che ho dovuto attraversare:

•  Mobilitazione e reclutamento

•  Formazione: imparare tutto quello che si riferisce all'esercito.

•  Equipaggiamento: (persino quando avevamo la conoscenza, non eravamo equipaggiati. Eravamo equipaggiati soltanto quando avevamo le armi, che siano aerei o qualsiasi altra cosa, quello era l'equipaggiamento.

•  Missione: essere inviati sul campo dove dovrai colpire il tuo nemico.

Dovremmo riflettere ancora su questi quattro punti.

Tornando ad Efesini 4, continuiamo nel tema della restaurazione. Molte chiese sono come degli ovili dove si cibano le pecore per una settimana.

L'uomo è stato creato per quattro motivi fondamentali e questi sono legati insieme.

1. PER AVERE COMUNIONE CON DIO

Dio ha creato l'uomo per avere una relazione speciale con Lui. Se noi possiamo stabilire quanto la redenzione abbia agito nella nostra vita, lo vedremo dalla relazione d'intimità con il Signore.

La cosa importante è mantenere il punto principale come il più importante.

2. PER COLTIVARE IL GIARDINO E LAVORARE

Dio ha creato la terra incompleta. Noi pensiamo che tutte le cose che l'uomo realizza non siano naturali, ma non c'è niente che farebbe più male alla terra dell'assenza dell'uomo sul pianeta. Persino dopo la caduta, la terra non poteva sopravvivere senza la cura che l'uomo le provvedeva e il suo lavoro è una parte della natura, quindi non è innaturale. Addirittura oggi che produciamo molte cose sbagliate, se noi non facessimo niente, sarebbe anche peggio.

Il lavoro non è una maledizione, la fatica, invece, si. La fatica è quando tu lavori, operi, facendo grandi sforzi.

Il lavoro non era inizialmente così difficile e faticoso come oggi e in Cristo questa maledizione é rimossa. Quando noi accettiamo il Suo giogo, che é l'opera che il Signore ci dà, troviamo conforto ed il lavoro, ai Suoi occhi e nei Suoi propositi, è qualcosa di riposante e di rinfrescante. La psicologia ha già stabilito che quando si toglie il lavoro ad una persona, quest'ultima ha dei problemi psichici. Vorrei poter approfondire di più quest'argomento che é uno dei bisogni fondamentali dell'uomo.

3. PORTARE IL FRUTTO

Questo è uno dei punti importanti della restaurazione, tanto che Gesù stesso disse: “Quando un tralcio non porta frutto, Io lo taglio via… perché ne produca di più”. La ragione è d'essere fruttifero, di moltiplicare. Ognuno di noi dovrebbe portare frutto. Se noi siamo stati restaurati nel Signore non solo porteremo frutto, ma questo si moltiplicherà. Vi ricordo la parabola dei talenti e del buon seme che racconta che quando il seme cade nel suolo fecondo, si moltiplica per trenta, sessanta, cento volte.

4. PER GOVERNARE

Il quarto motivo perché Dio ha creato l'uomo è stato per governare. A lui è data l'autorità sulla terra. Esiste uno spirito di controllo malvagio, ma c'è anche il controllo buono. Tutto il mondo sarebbe in un caos terribile se non ci fosse l'autorità buona.

Elencati i quattro punti fondamentali del perché Dio creò l'uomo, vogliamo applicarli a noi singolarmente. Abbiamo già parlato parecchio di quanto sia importante avvicinarci a Dio.

Ora vorrei parlarvi brevemente del giardino che Dio ci ha dato per coltivarlo. Questo è essenziale se tu dovrai portare frutto. Ognuno di noi ha ricevuto da Dio un giardino, un ambiente, un'area di dominio o autorità spirituale da poter coltivare. Questo è il nostro ministerio, la nostra chiamata, il campo dove noi portiamo frutto e questo si moltiplica. Siamo chiamati ad avere autorità e ad esercitarla in questo giardino. Se nella chiesa ogni singola persona ricevesse il proprio ministerio, dove lo eserciterebbe? Non c'è abbastanza tempo nei culti anche mettendo insieme tutti i tempi dei programmi delle chiese. Credo che Dio lo abbia fatto apposta. Solo il 10-15% dei ministeri può essere praticato nella chiesa o comunità. Quasi tutti i ministeri che Dio ha dato sono da esercitare al di fuori. Vi ricordate di predicare il Vangelo del Regno? Non siamo stati imprigionati dalle quattro mura della chiesa? Dio non aveva pensato a questo.

Chiesa è ventiquattro ore al giorno per sette giorni la settimana. Dobbiamo abbandonare la mentalità di chiesa come d'alcune ore la settimana. Il Signore non giudica la qualità di una chiesa in base alle due ore di culto la domenica. Lui guarda la chiesa come é tutti i giorni. Vorrei anche precisare che tutti i ministeri e i doni che Lui dà alla Sua chiesa non sono in primo luogo per la domenica mattina. Il lunedì, il martedì o il mercoledì dovremmo essere così disponibili per il Signore come la domenica. Credo che alcuni dei ministeri più benedetti non saranno mai sul pulpito di una chiesa. Alcuni dei pastori più unti dal Signore non saranno mai davanti al pulpito di una chiesa, ma saranno dei pastori per i loro colleghi di lavoro. Magari sono delle persone che vedono i loro dipendenti come delle pecore di Dio; quello sarà il loro giardino che il Signore gli ha dato da coltivare.

Magari il pastore di una ditta, di un'impresa è anche la persona meno considerata di quel posto. Tu potresti anche essere una donna delle pulizie e persino il presidente della ditta o il direttore, verrebbero da te per chiedere un consiglio.

Alcuni dei più grandi insegnanti del corpo di Cristo, la chiesa, non si troveranno mai davanti ad un pulpito. Pensate che uno dei più grandi messaggi, è stato pronunciato per strada davanti a due persone che camminavano verso Emmaus . Dio ama fare alcune delle Sue cose più grandi, in piccoli gruppi e alcuni degli insegnamenti più benedetti dal Signore, non provengono dal pulpito, ma sono pronunciati in un ufficio o durante un pranzo.

Dio ama così!

Dio vuole che la Sua chiesa funzioni tutti i giorni e noi dobbiamo smettere di riconoscere solo i pastori, gli insegnanti o i profeti.

Dobbiamo imparare a riconoscere anche quelli
che sono al di fuori della chiesa.

Il Signore tempo fa ci ha dato un mandato di radunare i profeti “industriali”, in altre parole quei profeti che lavorano nelle industrie, nelle fabbriche.

(Dopo un'ilarità generale… Forse sarà una cosa americana!?)

Profeti nel campo del lavoro, non industriali nel senso di “in grande stile”, ma nelle ditte o imprese.

Potremmo formare più profeti se n'avessimo di più grandi…

Il Signore ci ha rivelato che nel mondo della politica e dell'industria, la profezia sarà accettata più rapidamente che nella chiesa e noi lo abbiamo sperimentato in modo straordinario. Penso che anche la chiesa stia iniziando a ricevere questo tipo di ministero. Per il Signore è importante tutto quello che noi facciamo e viviamo. Lui vuole che noi portiamo il Regno di Dio nel posto dove siamo, perché tutta la terra e tutto ciò che contiene,   appartiene al Signore. Indipendentemente dal genere d'autorità spirituale che il Signore ti ha dato, se ti ha chiamato ad essere un pastore per i tuoi colleghi d'ufficio, questo è il tuo giardino: è la tua chiamata oggi. Sei chiamato a coltivare ed a curare quel suolo! Il Signore vorrebbe che tu portassi del frutto là e che si moltiplichi.

Tu dovresti considerare personalmente che quando il diavolo arriva e getta dei semi cattivi, divisioni, litigi e difficoltà, allora tu devi alzarti e nel nome del Signore devi tenere fuori le opere del diavolo e strappare le erbacce per lasciare che il seme buono possa crescere e portare frutto. Devi annacquarlo e proteggerlo e se tu diventi fedele nel posto dove il Signore ti ha posto, allora Lui ti potrà dare un ambiente più grande. Se tu sei fedele con un talento, Lui te n'aggiungerà un altro. Il tuo giardino ed il frutto crescono, si moltiplicano e nello stesso tempo conquistiamo terreno per il regno di Dio. In questo modo iniziamo a stabilire delle zone dove abbiamo autorità spirituale. Con le nostre preghiere e intercessioni, proteggiamo le anime che il Signore ci ha affidato . Questa è vera vita della chiesa

Gli incontri e i culti sono importanti per ricevere nutrimento spirituale ed equipaggiamento. Lo scopo è che la nostra vita quotidiana sia trasformata e caratterizzata dal Signore. Abbiamo bisogno di questa visione per far avanzare il regno di Dio.

Ieri sera ho parlato di restaurazione e di come il Signore restaura questa terra. E' vero che ci sono dei brani nella Bibbia che affermano che la terra sarà distrutta e destinata al fuoco. Non sarà forse così nella vostra Bibbia in tedesco, ma in inglese ci sono varie traduzioni che lo riportano. Quando voi leggete “terra” non s'intende “suolo”, ma s'intende il sistema con cui funziona la terra. A volte basta guardare il brano biblico in profondità e poi le cose si chiariscono. Altri brani affermano che la terra durerà per sempre. C'è scritto che la terra appartiene al Signore e tutto ciò essa contiene. Quando ci sono domande di questo genere, ci vogliono risposte chiare. E' ovvio che il diavolo ha abusato e usurpato l'autorità sulla terra in modo ingiusto. In Isaia e nei Salmi è scritto che le nazioni della terra appartengono al Signore. Questi brani formulano il pensiero che non soltanto le persone, ma anche le nazioni appartengono al Signore. Noi abbiamo bisogno questa visione del regno di Dio e di portarla avanti nel luogo dove siamo.

Non riusciremo a far avanzare il regno di Dio sulla terra, fino a quando non verrà il Re della terra. Ci sono indicazioni bibliche che alcune nazioni vogliono essere dipendenti dal re Gesù Cristo. Io vorrei che la mia nazione diventasse una di quelle che appartengono al Signore, però dovremo iniziare da dove siamo. Io credo che il Signore non ci darà autorità su una nazione, fino a quando non avremo preso possesso dell'autorità sul nostro posto di lavoro. E' importante comprendere quindi, per questo motivo, quale posto il Signore ci ha affidato come sfera d'autorità spirituale ed essere fedeli lì. E' evidente che il Signore non vuole conquistare una ditta perché abbia successo, ma il suo pensiero è quello di conquistare i cuori perché Lui edifica il suo tempio nelle persone e così noi dobbiamo prestare attenzione a loro.

Cosi noi dobbiamo dare la nostra attenzione alle persone. In Galati 6:1 è scritto che “se qualcuno cade, voi che siete spirituali siete chiamati a ristabilire e restaurare quella persona”. Fate questo con spirito di mansuetudine, pensando di occuparvi di voi stessi, affinché non siate tentati.

Il Signore mi ha detto: “Se tu non lo fai, tu cadrai davanti alla stessa tentazione come quella persona”.

Se una persona cade in qualsiasi colpa, siete chiamati a restaurare quella persona e a ristabilirla ed è molto di più che solo perdonarla;

vuol dire riportarla al momento prima della caduta.

E' scritto che se tu non lo fai e se sei troppo orgoglioso, allora rischi che la grazia di Dio sia tolta dalla tua vita e tu incorrerai nella stessa tentazione come quella persona. Alcune persone, che hanno peccato, sono venute da me. Queste persone hanno avuto delle colpe e sono state una vergogna per la loro comunità.

Il Signore mi ha detto: “Se tu non aiuti a restaurare queste persone, rischi di scivolare negli stessi errori” e mi ha dato un sogno nel quale ho visto uno dei miei figli sprofondare in una fossa ed essere ricoperto dalla sporcizia, disprezzato e odiato da tutti.

In questo sogno qualcuno è venuto ed ha aiutato mio figlio ad uscire dalla fossa e lo ha restaurato. Avrei dato qualsiasi cosa per essere lì a soccorrerlo e trarlo dalla fossa. Non posso descrivere il profondo rispetto che ho provato per quel salvatore.

Dio mi ha mostrato che Jim Becker è Suo figlio. Lui era caduto ed era stato disprezzato dalla gente e purtroppo le persone che lo rifiutarono di più erano i cristiani. Lui condivise con me varie lettere che alcuni “cristiani” gli scrissero. Non posso immaginarmi quale tipo di persona possa scrivere lettere, così poco edificanti, a qualcuno vive la prigione.

Jim odiava se stesso prima di qualsiasi altra persona e tutti i giorni chiedeva al Signore: “Prendi la mia vita, prendi la mia vita!”. Sentiva come se avesse imbarazzato tutto il corpo di Cristo e lo aveva fatto! Si sentiva un fallimento totale e mi confidò: “Ogni giorno chiedo al Signore di togliermi la vita”. Più o meno durante quel periodo si fece un'inchiesta per vedere chi fosse la persona più influente d'America: era Billy Graham .

Jim lo vide in televisione e considerò: “Io ho procurato così tanto danno al corpo di Cristo ed ecco un uomo onorato da tutti e persino più rispettato del Presidente”. Il giorno dopo mentre Jim puliva i gabinetti, tutto sporco, pensò che era il giorno più umiliante della sua vita. Il guardiano gli si avvicinò per avvisarlo di una visita e Jim , supponendo fosse il suo avvocato, che avrebbe dovuto recarsi a trovarlo, uscì per incontrarlo.

Inaspettatamente vide Billy Graham avvicinarsi e stringerlo tra le braccia, nonostante il vestito insudiciato. Billy trascorse la giornata cercando di aiutarlo ed incoraggiarlo. L'uomo che ha avuto più credito negli Stati Uniti d'America si recò da quello più disprezzato e umiliato di tutto il corpo di Cristo e credo che questa sia una delle opere cristiane più profonde di cui io abbia mai sentito parlare. Quando Jim fu rilasciato dalla prigione, la famiglia lo aspettò; la domenica fu portato in chiesa e sistemato al primo posto. Gli fu donata una casa e offerti dei soldi per continuare a vivere per i primi tempi e diventare indipendente.

Questo è uno degli esempi più lampanti del nostro essere in Cristo. Come può il mondo credere nel Vangelo della redenzione, se noi disprezziamo i nostri fratelli che sono caduti? C'è scritto: “Se un uomo è sorpreso in un qualsiasi fallo, voi che siete spirituali, riedificatelo. Fatelo generosamente. Noi siamo tentati ad essere inclementi con chi cade. Pietro ha fatto molto per imbarazzare il Signore, ma Lui non gli ha tolto le chiavi del regno.

Se abbiamo un ministero di restaurazione nella chiesa e non lo mettiamo in pratica, il Signore non potrà testimoniare al mondo tramite la nostra credibilità.

Quando Gesù vide le cose che andavano male, nel mondo, non criticò semplicemente, ma venne e donò la sua vita per noi.

Se noi vogliamo essere il suo tempio, il luogo dove lui abita, dobbiamo avere lo stesso spirito.

Alcuni dei più notevoli ministeri esistiti, sono stati anche quelli che hanno avuto i più grandi problemi. Nel mio Paese alcuni di questi non possono entrare nelle chiese. Il Signore dice invece: “Quando un fratello cade in una colpa, aiutalo e ristabiliscilo”. Infine voglio concludere nel dirvi che operare in questo spirito è vitale se vogliamo avere autorità spirituale e quindi non possiamo continuare semplicemente a condannare le persone per la condizione nella quale si trovano, ma restaurare ammesso che abbiamo un cuore di redenzione come quello di Dio.

Spero di aver chiarito questo punto.

Credo che sulla Svizzera stia per arrivare qualcosa di grande ed é per questo motivo che sto condividendo queste verità fondamentali con voi. Sopra di voi verrà una vera autorità in diversi settori. Non credo che la vostra chiamata sia stata unicamente quella di inviare molte persone in tutto il mondo, anzi penso che in misura maggiore o minore tutti siamo chiamati a farlo, ma credo che il Signore guiderà un gran numero di persone a voi. In questo luogo una quantità di persone verrà per essere guarita, formata, preparata e restaurata. Sono sicuro che questa sia la chiamata per la chiesa di questa nazione: una chiesa guaritrice; una chiesa restauratrice.

Il Signore ha molti grandi insegnanti, pastori, profeti e apostoli che andranno in tutto il mondo, ma molti di più sono quelli che verranno da voi per ricevere guarigione e per ritornare nel loro paese.

Voglio esortarvi a cercare il Signore perché Lui vi riveli quale sia il vostro campo d'autorità. E' fuor di dubbio che il primo terreno è il nostro cuore, quello che Dio ci ha assegnato e che dobbiamo coltivare ed anche la nostra famiglia. Dobbiamo guardare ciò che é seminato nel nostro cuore. E' facile comprendere che la sfera d'autorità é il nostro spazio d'azione, dove viviamo la nostra vita. Qualcuno è chiamato ad essere pastore nel proprio quartiere. I pastori verranno per porvi domande, avere consulenza, ricevere insegnamento. Qualcuno sarà chiamato per pasturare la ditta, l'impresa o l'azienda o nel militare, là dove siete. Qualcuno di voi è insegnante e avrete una chiamata per essere pastori per i vostri allievi e studenti ed a motivo dell'unzione che avete, potrete insegnare qualsiasi cosa, persino la matematica e chi può insegnarla meglio dello Spirito Santo?

Non vorresti essere istruito da una persona che è unta dallo Spirito Santo? L'unzione c'insegna. Se tu sei insegnante e vai nella tua classe e chiedi allo Spirito Santo d'insegnare tramite la tua bocca, la gente riconoscerà che sei un insegnante fenomenale e verrà da te per essere istruita. Molti altri verranno da te e ti chiederanno: “Ma come fai?” e tu crescerai sempre di più.

Martin Luther King diceva: “Se tu sei chiamato ad essere uno spazzino, allora spazza le strade come Michelangelo dipingeva i suoi dipinti. Se tu sei il miglior spazzino che sia mai esistito, allora avrai tutto il mondo davanti a te e ti proclameranno il miglior spazzino di tutti i tempi. Quindi dobbiamo afferrare l'autorità che il Signore ci ha dato e utilizzarla nel territorio che ci appartiene.

Paolo affermò: “Ogni cosa che fate, fatela per glorificare il Signore”.

Il Signore ama i nostri canti d'adorazione, ma se noi non viviamo per Lui ogni giorno, la nostra adorazione non vale tanto.

Lava i piatti come se lo facessi per il Signore, perché Lui ha detto: “Quello che fate per il minimo è come se lo aveste fatto a Me”.

Se costruisci una casa, allora edifica una casa come se la costruissi perché il Signore possa abitarla.

Fate il meglio in ogni campo, in ogni opera, non per gli uomini, ma fatelo come un atto d'adorazione.

Ci sarebbe molto da dire. Il tempo non basta e le cose che ho cercato di trasmettervi, le ho affrontate in superficie.

Ho cercato di spiegarvi l'atteggiamento giusto che deve ospitare il cuore e le cose che toccano il vostro cuore sono quelle che andrete a cercare più in profondità. Il Signore vorrebbe tutta la Svizzera. Essa non appartiene al diavolo, ma tutto ciò che contiene, appartiene al Signore.

Voi siete qui per prendere possesso del regno e se soltanto alcuni tra voi saranno fedeli in quello che Dio gli ha dato, allora ci saranno dei cambiamenti drammatici in tutta la Svizzera e la luce sorgerà, come mai prima. Ogni giorno cerchiamo ardentemente la manna fresca, la presenza del Signore affinché in tutto quello che facciamo, si possa spargere il dolce profumo della conoscenza del Signore.

Se rifiuti la tua chiamata, essa si trasformerà in un serpente. Non avrai pace fino a che non la riafferrerai. Non avremo mai realizzazione e pace fino a che non faremo quello che Dio ci ha chiamato ad operare.

E' stato per me un privilegio e una benedizione incoraggiarvi ed essere incoraggiato da voi.

Con il permesso di Rick Joyner
http:www.morningstarministries.org


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